Saturday, March 27, 2010

Matteo begins: le origini

In prima elementare entrai nella mia aula molto timidamente, cercando di non dare nell'occhio.
Sbriciai dal buco della serratura e vidi una maestra molto felice; aprii la porta e vidi tanti bambini anch'essi molto felici. Io non capivo perché: avevano lasciato tutti i loro amici della Materna! Nel mio caso il migliore amico.
Entrai furtivamente e un bambino molto magro mi spinse urlando: largo! Largo! Fate largo ai superiori!!! Poi vidi dietro di lui un altro bambino. Alto, con lunghi capelli biondi e mi sembrava disorientato come me.
Lo osservai timidamente ma arrivò di nuovo il bambino che spingeva e mi fece cadere. Io gli dissi: "piantala!" e lui mi urlò: "piantala a chi? Nanerottolo!!"
Ci rimasi molto male, poi lui andò davanti al bimbo biondo e gli disse: "ciao Miky". Capii che erano cari amici e il "bambino che spingeva" a ricreazione mi diede guerra: mandò Miky a combattere. Io volevo diventare suo amico perciò scappai. Però non diventammo amici fino alla seconda.
Il bambino che mi spingeva si chiamava Carlo e quando scoprì che io e Miky eravamo diventati amici pianse.
Mi fece pena e allora lo invitai a giocare con me; venne anche Miky e diventammo tutti e tre carissimi amici. Anzi, Miky ora è il mio migliore amico.
In terza elementare mi feci un altro amico di nome Riccardo, detto Riky; un giorno però litigammo e dopo finì l'amicizia.
Non parlai di tutto questo e non coinvolsi ne Miky ne Carlo.
Arrivai in quinta Elementare e ancora io e Riky non andavamo d'accordo.
Pensai che non aveva senso andare alle Medie e farsi dei nuovi rivali (di questo ne ero sicuro) quando ne avevo uno alle Elementari.
Allora cercai di ritornare a parlare con lui per ridiventare amici e ce la feci!!
Poi mi venne un bruttissimo presentimento, cioè che Carlo e Miky non andassero alle medie con me; mi consultai con loro e scoprii che almeno Miky sarebbe venuto alle medie con me (purtroppo Carlo no).

Riflesso

La nebbia

Nebbia cala
nei nostri volti
bagnati
confonde
quel che è reale
e quello
che non è mai esistito
ma alla fine
tutto sarà sparito

Da grande farò ...

Da grande sarò un maestro di scuola materna a modo mio ...
Con i bimbi piccoli creerò delle piramidi di persone, faremo la guerra dei cuscini, faremo giochi al buio e i bambini dalla paura diranno: " Prrrr ho fatto la ..."
All'ora del pranzo ordineremo una pizza e all'ora del riposino giocheremo a lotta libera, poi proietteremo un film o un cartone.
Fingeremo di essere soffocati: ci butteremo a terra e faremo finta di soffocare e chi lo farà meglio vincerà. Andremo in giardino a tirarci il fango, ma prima di tornare a casa ci laveremo.
Insomma questa scuola sarà una bomba!!!

Wednesday, March 03, 2010

La vita

Non è mia la vita
per cui cammino
è solo mio il fatto
che non son niente

Risveglio

Ricordo di notti
di pace rubata
da giorni di estate